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Open Banking: Italia ai primi posti per innovazione

Open Banking: Italia ai primi posti per innovazione ottobre 29, 2020
Durante il lockdown i servizi di banking online hanno avuto un incremento del 20% ma hanno, allo stesso tempo, messo in luce la necessità di migliorare l’esperienza utente. In quest’articolo parleremo del rapporto tra istituzioni finanziarie e open banking che, nel nostro paese, sembra stia portando in breve tempo un’accelerazione del banking online e una migliore customer experience.

Open Banking per migliorare la produttività

Uno studio condotto da Tink evidenzia che gli investimenti nell’open banking, da parte degli istituti finanziari europei, generalmente si rivolgono ad attività e innovazioni tecnologiche con un ROI veloce. Attraverso l’open banking, le banche mirano ad incrementare:
  • lead generation;
  • engagement dei clienti;
  • produttività dei dipendenti.

In quali settori investono le banche europee

Tra gli investimenti considerati più profittevoli, dal 71% dei dirigenti finanziari intervistati da Tink, spicca la compliance normativa. La maggior parte delle banche europee, infatti, investe in questo settore attraverso alcune tecnologie quali:
  1. servizi di identità digitale;
  2. servizi cosiddetti Kyc (know your customer);
  3. monitoraggio delle transazioni.
Anche la User Experience è uno degli argomenti più discussi, ma a livello europeo poco più del 30% degli investimenti viene destinato a questo scopo.

Mercato italiano dell’Open Banking: innovazione e automazione

In Italia, invece, il tema della compliance normativa è stato in gran parte “superato” e ci si indirizza, sempre di più, verso i temi dell’innovazione e dell’automazione dei processi. In particolar modo, a far presa maggiormente sono i servizi di gestione finanziaria e i Payment Initiation. Quest’ultimo è oggi uno dei  settori di maggiore rilevanza per le banche italiane, sia perché già da tempo si parla di abbandonare il contante, a favore di pagamenti digitali,  sia perché tra i diversi digital payments, il Payment Initiation offre un risparmio notevole.

Dalle banche tradizionali ai PsP

Un ulteriore elemento di differenziazione, rispetto al contesto europeo, è che in Italia, in base alla dimensione e tipologia di istituto finanziario, la scelta dei servizi su cui investire può essere anche molto diversa:
  • Le banche tradizionali e le società di wealth management preferiscono incrementare i servizi di identità digitale;
  • Le challenger banks investono nell’ automazione dell’onboarding;
  • i Prestatori di Servizi di Pagamento (Psp) puntano invece ai servizi multi-banking;
  • Le Pmi si stanno, infine, concentrando sul miglioramento della Customer experience.
Mentre quindi in Europa la compliance e il rispetto della normativa sono il tema intorno a cui ruotano gli istituti finanziari,  l’Italia punta più sull’innovazione dell’open banking e sulla soddisfazione dei clienti.

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